Borse europee in calo dopo annuncio Fed su aumento tassi Da Investing.com - Investing.com

Borse europee in calo dopo annuncio Fed su aumento tassi © Reuters.

Di Alessandro Albano

Investing.com - Borse europee in netto calo in scia a Wall Street, dopo la conferma di un imminente aumento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve mercoledì sera, che sarà seguito subito dopo dalla riduzione del bilancio della banca.

Al momento, il perde lo 0,6% (-164 punti) con UniCredit (MI:) in riunione per approvare i conti trimestrali, il cede l'1,4%, il Cac cala al -0,9%, mentre l' registra il -1,3%.

In Usa, lo S&P 500 ha invertito la rotta positiva e ha perso lo 0,2%, il ha perso lo 0,4%, mentre il ha chiuso sulla parità. Andamento negativo anche per le borse asiatiche, con in calo del 3,1%, ASX 200 in rosso dell'1,8%, al -2,4% e al -1,8%.

Si segnala il movimento del titolo decennale, attestatosi intorno all’1,85% dopo l'annuncio del Marriner S.Eccles Building, mentre lo tra i rendimenti dei titoli a cinque e 30 anni si è abbassato ai minimi dal 2019.

La banca centrale statunitense ha annunciato ieri sera di essere "pronta ad alzare i tassi" nel mese di marzo, e subito dopo, con la fine degli acquisti obbligazionari ad inizio mese, darà inizio al processo di riduzione del bilancio, un segnale della fine delle politiche ultra-espansive che hanno contraddistinto il biennio pandemico.

"Con un'inflazione ben al di sopra del 2 per cento e un mercato del lavoro forte, il Comitato (FOMC) prevede che presto sarà opportuno aumentare l'intervallo dei tassi sui fondi federali", si legge nella nota diffusa a margine della decisione. Il programma di acquisti verrà terminato "all'inizio di marzo", mentre la riduzione della dimensione del bilancio comincerà "dopo l'inizio del processo di aumento dei tassi d'interesse". Il roll-off, precisa la banca in uno statement separato, verrà attuato "in modo prevedibile" e "adeguato".

La parola più usata da Powell durante la conferenza stampa , afferma in una nota di ricerca Antonio Tognoli, head of research di Integrae SIM, "è stata flessibilità". "L’azione della FED nei prossimi mesi non è quindi preordinata, ma sarà guidata dal flusso di dati. In sostanza non è possibile prevedere quanti rialzi dei tassi ci saranno nel 2022", afferma l'esperto, ma la Fed "è consapevole di trovarsi tra l’incudine dell’inflazione e il martello della crescita economica".

Nel mercato FX, l' rompe il supporto di 1,12, perde lo 0,3% a 1,3415, mentre avanza al +0,3% una rea 115, con in aumento dello 0,9% a 96,83 ai massimi di un anno e mezzo.

Tra le materie prime, il arretra dello 0,1% a $88,63$ per barile, mentre il è pressoché fermo a $87,60, con l'oro a $1.812 l'oncia dai $1.850 di due giorni fa.

"Non è il 2015, certo. Il debito degli stati è esploso e i debiti qualcuno li deve pagare Powell ha però tenuto a ribadire che l’andamento economico attuale è molto più forte rispetto a quello del 2015, il mercato del lavoro è più solido, ma l’inflazione è decisamente più alta. Grazie alla forza dei fondamentali economici, l’aumento dei tassi non dovrebbe tuttavia danneggiare in modo grave la crescita del PIL e il mercato del lavoro, anche se le differenze tra i due periodi avranno ovviamente un peso nelle decisioni", ha aggiunto Tognoli di Integrae SIM.

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